Il 24 settembre 2016, dopo un viaggio molto turbolento in taxi, sono arrivata all´ istituto Aishworya Children’s Home, dove ho trascorso un mese. Ero molto eccitata e non vedevo l’ora di conoscere i bambini. Mi hanno accolta con un caloroso benvenuto; i bambini si sono presentati dandomi  anche la mano. Erano molto curiosi e hanno voluto subito giocare con me; cantavano, ballavano e inoltre mi hanno stupita poiché giocano senza avere bisogno di giocattoli. A loro volta rimasero sorpresi dai miei biondi capelli e  dalla pelle chiara; in particolare le ragazze più grandi mi acconciavano i capelli in modo avvenente.

Una famiglia e alcuni volontari gestiscono l’istituto Aishworya Children’s Home. Ho alloggiato in una piccola stanza che mi é stata messa a disposizione nell´appartamento della famiglia.  Ogni mattina, dopo aver consumato una colazione a base di un eccellente tè e biscotti, mi incamminavo per circa 25 minuti per raggiungere l´istituto.

I fanciulli che vivono nella struttura sono orfani oppure provengono da famiglie molto disagiate; la fascia di etá varia dai 3 ai 15 anni.

Questo luogo rappresenta per loro una grande famiglia; ovvero tanti amici che si aiutano a vicenda. In aggiunta hanno la possibilità di frequentare lezioni, ricevendo un´adeguata istruzione di base. Sono rimasta meravigliata dalla loro capacità di esprimersi in lingua inglese che ha facilitato la comunicazione tra di noi.

Fino ad allora non avevo mai avuto l´occasione di vedere ragazzi e ragazze così autosufficienti, in particolar modo quest´ultime. Perfino le più piccole sono in grado di cucinare, pulire e prendersi cura dei piccolissimi in modo incredibilmente spontaneo. Ho potuto seguirli nello svolgimento dei compiti,  ho giocato tantissimo con loro, ho coccolato i piccoli, mentre i  piú grandi mi hanno insegnato a cucinare secondo la tradizione nepalese.

Il riso é la pietanza maggiormente amata e quotidianamente consumata dal popolo nepalese. Nonostante le notevoli differenze rispetto alla nostra alimentazione, dopo un pó di tempo mi sono abituata ai nuovi sapori. Due volte al giorno ci sfamavamo con il piatto tipico: Dal (lenticchie) e Bhat (riso) accompagnati da patate o altre verdure. In seguito, tutti si recavano nelle proprie stanze, pregando e meditando davanti ad un piccolo altare per un’ora.

Durante il giorno rimanevano in istituto solo i più piccoli, i grandi e gli ammalati. Gli altri tornavano da scuola verso le quattro del pomeriggio e ricevevano una merenda confezionata, simile alla pastina, che da noi si può paragonare  alle patatine. Assieme ai più grandi le abbiamo cotte nell’acqua e mangiate come una pastina in brodo, decisamente piccante.

Il 1° ottobre si è svolta una grande festa all’ istituto, il Dashain e il compleanno dell’istituto.  Il Dashain è la festa più importante per gli hindu in Nepal. Le bambine si sono messe i loro vestiti migliori, si sono truccate e laccate le unghie e tutti, me compresa, abbiamo ricevuto una tikka, ovvero  la benedizione sulla fronte. In questo giorno particolare sono arrivati tanti ospiti, abbiamo ricevuto tante pietanze diverse, addirittura carne e torte. Ai bambini sono stati donati regali; hanno cantato, ballato: è stata una giornata piacevole e molto particolare.

L’ultima settimana è arrivata la mia amica Julia che ha reso felici i bambini. I giorni, le settimane sono passate in un attimo e salutare i bambini è stato molto difficile poiché mi sono affezionata molto a tutti loro.

Nepal, l’istituto Aishworya Children’s Home, ma soprattutto i bambini e i nepalesi mi hanno regalato tante emozioni e concesso l´opportunitá di vivere delle esperienze che non dimenticherò mai.

Lena Dibiasi

Il Presidente della Provincia partecipa all’inaugurazione di tre nuove aule – A breve l’inizio della costruzione del nuovo acquedotto di Tipchok

Nel tardo autunno 2015, poco dopo il terremoto, sono iniziati i lavori per la costruzione di tre nuove aule scolastiche nella scuola Shree Bhuminata School a Tipchok che sono stati ultimati verso la fine del 2016. Affinché i bambini avessero una zona sicura dove giocare durante gli intervalli, in fase di esecuzione si é resa necessaria una variante, che prevedeva la costruzione di un piazzale con dei parapetti. La contabilizzazione finale ha evidenziato costi di 19.255 € per le tre aule, e ulteriori 4.700 € per il piazzale.
L’inaugurazione, organizzata da un membro di Pro Nepal e il nostro partner locale SEO (Society for each other), si é svolta il 5 marzo 2017 con grande partecipazione da parte della comunitá scolastica, della popolazione locale e  con la presenza del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Dr. Arno Kompatscher. Quest´ultimo stava effettuando una visita a vari  progetti dell´Associazione e la sua presenza ha dato particolare importanza alla cerimonia di inaugurazione. Tutti hanno apprezzato il fatto che il Presidente della Provincia abbia inaugurato la scuola e che abbia dimostrato un notevole interesse nei confronti dei problemi della popolazione di Tipchok.
Durante l’inaugurazione è stata scoperta una targa con incisi i nomi dei proponenti e dei finanziatori, ovvero il gruppo Poli, la fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano e una persona privata di Bressanone.

In seguito all’inaugurazione un ingegnere locale ha presentato al Presidente e alla delegazione il progetto dell’acquedotto di Tipchok, il quale era stato proposto e preparato dalla SEO e da ProNepal. La Provincia Autonoma di Bolzano aveva deliberato un finanziamento parziale di tale progetto ancora nell’anno 2016.
I lavori di costruzione inizieranno a breve, in seguito alla costituzione del comitato degli utilizzatori dell’acquedotto.

Un membro dell’esecutivo di ProNepal agli inizi di marzo 2017 si è recato a Kathmandu e ha incontrato i bambini sostenuti da membri di ProNepal. Tanti sostenitori avevano preparato piccoli regali e qualche letterina che sono poi stati portati ai bambini. Sono state visitate tre delle quattro organizzazioni con cui ProNepal lavora (l’istituto Aishworya, l’istituto Sahayogi Samai e l’organizzazione Society for each other). L’istituto Helping Hands for the deaf, dove vivono bambini sordomuti, è stato visitato dal nostro referente della SEO, che ha distribuito le letterine e i regali. In tutte queste organizzazioni attualmente ProNepal sostiene 60 bambini.

Anche questa volta è stato molto bello poter incontrare i bambini e vedere che stanno bene. Con l’aiuto dei sostenitori i bambini possono andare a scuola, molti possono anche vivere negli istituti dove vengono adeguatamente accuditi, vengono sottoposti alle necessarie cure mediche e vivono in un contesto protetto. Molti di questi bambini sono ormai sostenuti da tanti anni, alcuni dopo aver ultimato la scuola sono rientrati nei loro villaggi dove si accingono ad affrontare la vita adulta. Sicuramente la formazione scolastica che hanno avuto é una base solida e importante affinché possano vivere una vita autonoma.